Collegata offerta dei tre monumenti del patrimonio del fronte isontino
22.02.2021
La riapertura dei musei porta con sé una novità importante sul Sentiero della Pace dalle Alpi all’Adriatico – un collegamento fra i tre punti di sosta, musei e centri informazioni turistiche: il Museo di Caporetto, il Parco della Pace sul Sabotino e Monumento ai difensori della terra slovena sul Cerje.
Nel Museeo di Caporetto, Parco della Pace Sabotino e Monumento dei difensori della terra slovena sul Cerje e in collaborazione con la Fondazione “Sentiero della Pace” abbiamo unito le forze nell’adoperarsi per la preservazione dell’eredità storico-culturale della Grande Guerra ed ancora più amichevole approccio ai visitatori della preziosa ricchezza popolare dei resti e monumenti del fronte isontino.
I tre musei col contenuto, il quale compone un racconto completo degli eventi sul fronte isontino e nelle retrovie fra maggio 1915 ed ottobre 1917, si inginocchiano ai meritevoli per la libertà da una parte, ma dall’altra parte contribuisce ad impedire la ripetizione degli orrori, i quali hanno segnato per sempre questa zona, con la sensibilizzazione dell’assurdità della guerra. Tutto questo viene fatto con la protezione della memoria della nostra storia semi-passata.
Ai viaggiatori sul Sentiero della Pace dalle Alpi all’Adriatico dal sabato, 20 febbraio 2021 offriamo la visita favorevole dei tre musei, i quali permettono la comprensione completa delle cause e conseguenze della Grande Guerra e degli eventi sul tracciato completo del Sentiero della Pace.
Con l’acquisto di biglietto nel qualsiasi dei tre musei i visitatori avranno il dritto di uno sconto dei 20% negli altri due musei.
La dichiarazione del direttore del Museo di Caporetto, Martin Šolar:
“Il Museo di Caporetto con le sue mostre e racconti riferisce un messaggio chiaro dei crimini e della pazzia della guerra, la quale alla fine crea soltanto le vittime. Ci rende felici il fatto che, non solo a Caporetto ma anche sul tracciato intero del Sentiero della Pace, sta nascendo una storia collegata sull'importanza di preservare e presentare il patrimonio Grande Guerra sul suolo sloveno. Questa storia non è solo la conservazione della memoria, ma è una parte sempre più importante del patrimonio come offerta turistica nelle regioni dell’Isonzo, Goriziano e Carso. Insieme siamo ancora più riconoscibili, ei nostri visitatori sono più ricchi per un'esperienza completa della memoria del fronte isontino”.